
1. Se in un prossimo domani venissero adottati gli e-book come materiale principale di studio nella nostra Università,comporterebbe secondo lei dei risultati positivi a corto e lungo termine?
Se l’e-book rimarrà strutturato come oggi lo conosciamo non solo non ci saranno dei risvolti positivi alla sua adozione, ma neanche sarà possibile adottarlo, perché l’e-book non deve fornire solo le caratteristiche di un testo a stampa, non può essere la copia di quello che già conosciamo. Ci saranno risultati positivi se il libro digitale troverà dei valori aggiunti senza limitarsi a quello che si può fare nel cartaceo (sfogliare, sottolineare, appuntare).
2. Secondo lei le case editrici e librerie locali riuscirebbero ad adattarsi al fenomeno?
Più che di adattamento preferirei pensare alla trasformazione o alla convivenza tra i sistemi editoriali.
3. Secondo lei si creerebbe uno squilibrio tra studenti “digitalizzati” e studenti che riescono a studiare solo su supporto cartaceo?
Non lo credo. Chi studierà su device avrà possibilità solo diverse rispetto a chi rimarrà fedele al cartaceo, poiché potrà in contemporanea far appello alla rete per approfondire quanto studia, però allo stesso tempo dovrà mantenere la concentrazione e stabilire la gerarchia delle fonti e l’autorevolezza delle informazioni. Il cartaceo, invece, contempla delle fasi più lunghe ma servono a sedimentare lo studio e la ricerca.
Infine non si tratta di riuscire a studiare o meno su supporti digitali; è oggettivamente difficile per tutti leggere su supporti diversi dal cartaceo perché il nostro cervello avrà ancora bisogno di tempo per riuscire a fare in modo che si assimilino concetti e spiegazioni.
Se si sente la necessità di stampare ciò che si sta leggendo in formato elettronico significa che la missione dell’e-book è fallita. Diverso è ovviamente per la lettura rilassata.
4. Cosa ne pensa di adottare nel nostro sistema bibliotecario sistemi già presenti in altre biblioteche, come il prestito di e-book a scadenza o la possibilità di scaricare libri di cui è caduto il diritto d’autore?
Verona per far fronte alla richiesta di testi, libri, articoli, saggi dovrebbe servirsi di network di biblioteche digitali come ad esempio MLOL (Media Library on-line). Lo praticano altri servizi bibliotecari (provincia di Brescia, comune di Milano, ecc) e non avrei nulla da eccepire se anche il nostro Ateneo lo utilizzasse. In genere la biblioteca mette a disposizione il link a cui si ha un accesso limitato nel tempo. Scaricare libri per cui sono scaduti i diritti lo si può fare privatamente grazie a Google Scholar e Google Books, che permettono il download gratuito.
di Mariella Rendon