ISEE Parificato per garantire il diritto allo studio

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Una convenzione onerosa salva 400 studenti, ma porta gravi costi all’ateneo.

L’Università di Verona è riuscita a trovare una soluzione di fronte ai problemi presentati dal decreto ministeriale 159 del 5 dicembre 2013 (entrato in vigore il 1 gennaio 2015) che permette il calcolo dell’ISEE solo a chi ha domicilio e residenza in Italia escludendo così gli studenti e le studentesse stranieri/e che non avrebbero potuto presentare la domanda per le borse di studio. Di fronte a questa minaccia al diritto di studio che coinvolgeva circa 400 studenti dell’ateneo scaligero, il sindacato UDU Verona, l’ufficio per il diritto allo studio, il delegato del rettore e le segreterie hanno collaborato e lavorato per mesi.

Dopo una lettera, alla quale non è seguita nessuna risposta, al ministero, si è quindi deciso di tentare un’altra strada. L’ateneo ha stipulato una convenzione onerosa con il CAF CGN, in modo che gli studenti stranieri possano recarsi presso le sedi del Caf convenzionato (link alla lista) per ottenere il calcolo di un ISEE Parificato, ossia un ISEE considerato valido dall’Università per l’ottenimento dei benefici. Il sindacato studentesco UDU ha anche creato uno sportello online per studenti e studentesse che hanno problemi con il nuovo calcolo dell’ISEE (link allo sportello). Questa soluzione ha però un costo: la convenzione a titolo oneroso, infatti, costerà all’ateneo €17,50 a pratica e si stima €20.000,00 in totale.

Emanuele Ciccarino

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