La tesi in Univr diventa digitale

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La tesi cartacea scomparirà: avviato il processo per la conversione al digitale

di Giulia Tartaglione

Articolo comparso nella sezione Ateneo del n°49 di Pass Magazine

Dimenticatevi la tesi cartacea. Questo potrebbe essere l’ultimo degli avvisi dell’università di Verona ai suoi futuri laureandi. La decisione, non ancora ufficializzata, si inserisce all’interno di una pianificazione digitale dell’università e potrebbe già riguardare la prossima sessione di laurea estiva 2018. In tal caso, gli studenti dei 63 corsi di laurea dell’ateneo dovranno adeguarsi alle nuove richieste che potrebbero portare alla definitiva dematerializzazione del lavoro di ricerca posto a conclusione del proprio percorso di studi. Vi state chiedendo cosa andrà a sostituire la buona e vecchia tesi cartacea? Niente di troppo complicato, solo un versatile formato pdf. Questa potrebbe essere l’occasione giusta per liberare tutti i laureandi da un problema ricorrente al momento della stampa della tesi: la difficile scelta del colore della copertina.

In realtà ben più valide sono le motivazioni dichiarate dal nostro Rettore di ateneo Nicola Sartor il quale, in un’intervista pubblicata presso il Corriere del Veneto, spiega l’esigenza di questo cambiamento: «Contiamo di implementare il nuovo metodo a breve, anche per migliorare la qualità dei servizi agli studenti. Negli ultimi anni abbiamo eliminato ogni tipo di coda, ad esempio per l’iscrizione. L’unica coda che devono fare gli studenti, riempiendo tuttora le segreterie, è quella per la domanda e per il deposito della tesi». Decisione, quindi, mirata alla velocizzazione dei processi burocratici e alla possibilità di archiviare la tesi anche in formato informatico. Se da una parte la direzione prefissata sembra essere quella dell’abolizione della carta negli atti dell’università, chissà invece cosa ne penseranno le numerose copisterie che traggono dalla stampa delle tesi una delle loro principali fonti di guadagno. Siamo andati a chiederlo a una di queste.

Caterina lavora nel centro stampa “Thesy” di via dell’Artigliere da circa due anni e non era ancora a conoscenza della questione: «Qualche ragazzo aveva già chiesto una versione informatizzata della propria tesi, per questo motivo da tempo abbiamo a disposizione dei cd con programmi adatti al caricamento del proprio lavoro. Qualora la situazione dovesse cambiare, senza ombra di dubbio andrebbe a costituire una perdita in termini di guadagni. I ricavi più consistenti li abbiamo nel periodo delle lauree, dal momento che il costo di stampa della tesi si aggira intorno ai 40 euro». D’altra parte Caterina pensa che non tutti i laureandi vorranno rinunciare alla propria tesi cartacea: «Al di là di tutte le nuove disposizioni, ci saranno studenti che continueranno a stampare la propria versione cartacea solo per avere il piacere di toccare con mano il risultato del proprio percorso di studi». La tesi di laurea rappresenta il termine del percorso di studio, ma è forse il simbolo che rievoca tutta l’esperienza dell’università, anche oltre allo studio. Per quello che rappresenta, forse qualcuno, come dice Caterina, continuerà a stamparla.

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