“Le 5 leggende”: molto più di un film per bambini

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Con il Natale alle porte Pass Magazine cerca di infondere magia e freschezza tra i suoi lettori, senza tralasciare i valori emblematici del Natale. Oggi continuiamo la nostra rubrica culturale con il film d’animazione “Le 5 leggende” di Peter Ramsey.

Tutto ebbe inizio con una bambina che chiese al suo papà se Babbo Natale e il Coniglio Pasquale fossero amici. Quel padre era William Joyce, che utilizzò questa domanda come fonte d’ispirazione per la creazione della serie di libri I guardiani dell’infanzia, sui quali si basa il film Le 5 leggende.

La scelta di questo film d’animazione potrà sembrare un po’ fuori luogo non essendo prettamente un film di Natale; eppure, l’abbiamo scelto proprio perché racchiude tutti gli insegnamenti morali che spesso associamo a questa festività. Si toccano tematiche come l’importanza dei sogni, il provare ad affrontare le proprie paure, andare oltre le apparenze e non perdere mai la fiducia nelle cose, persino in quelle che non si vedono.

La storia è incentrata su Jack Frost (spirito dell’inverno e guardiano del divertimento): un ragazzo che riemerge dalle acque ghiacciate e scopre di avere dei poteri magici. Il problema? Nessuno riesce a vederlo perché nessuno crede in lui. Un ragazzo solitario che ama far divertire i bambini ma che non ricorda nulla del suo passato e che farà di tutto per scoprirlo. Jack, però, è destinato a grandi cose: l’Uomo nella Luna lo ha infatti scelto come nuovo Guardiano. Il protagonista dovrà dunque cercare una sintonia con gli altri Guardiani per proteggere i bambini e la loro spensieratezza. Guardando il film lo spettatore si sentirà vicino all’incertezza del protagonista Jack Frost che, per capire chi è e qual è la sua missione nel mondo, deve prima riuscire a risolvere i dubbi sul proprio passato: capire chi è stato per poter comprendere chi vuole e può diventare.

Cinque guardiani, una missione da compiere e tanti imprevisti.

Questo film d’animazione, targato DreamWorks, altera completamente le caratteristiche estetiche dei personaggi più amati dai bambini, mostrandoci Nord (Babbo Natale, guardiano della meraviglia) alto, possente, russo e tatuato che combatte con due spade per difendere le certezze dei bambini;  Calmoniglio (Coniglio Pasquale, guardiano della speranza) ninja polemico che a tratti si spoglia della sua armatura, svelando vulnerabilità e tenerezza; Sandman (detto Sandy, guardiano dei sogni) pacioccoso ma anche valoroso combattente che non parla per non disturbare i sogni dei bambini; Dentolina (la fata dei denti e guardiana dei ricordi) metà umana e metà colibrì, anima dolce e frizzantina che con le sue piccole fatine si metterà in pericolo; e infine Pitch Black (l’Uomo Nero) ombra oscura che si nutre di paura e che fa di tutto affinché i bambini smettano di credere alle loro amate leggende e inizino a credere in lui, animati solo da paura e sconforto.

Una miscela perfetta tra azione, emozioni e umorismo, momenti di suspense e tensione smorzati con maestria da battute inaspettate; il tutto reso attraverso animazioni, giochi di luce e colori eccellenti se consideriamo che questo film risale al 2012. Uno sguardo alle leggende del passato con occhi del futuro. Un racconto che ci sprona a non smettere mai di credere nei nostri sogni e a non perdere la speranza, a combattere con convinzione anche quando il nostro piccolo mondo viene messo a dura prova.

Per ricollegarci allo spirito del Natale, dovremmo tutti guardare il mondo con meraviglia come Nord, che con sagge parole ci svela il suo segreto: «Grandi occhi, molto grandi perché sono pieni di meraviglia. Quello è il mio centro, perché è così che sono nato, con occhi che hanno sempre percepito la meraviglia in ogni cosa; occhi che vedono luci negli alberi e magia nell’aria; questa meraviglia è ciò che io porto nel mondo ed è quello che proteggo nei bambini e ciò che fa di me un guardiano. È il mio centro. Qual è il tuo?»

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