MINDFULNESS PER SENTIRSI MEGLIO

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Questa settimana la rubrica di moda di Pass Magazine vi propone la pratica della mindfulness per entrare in armonia con sé stessi e trovare la giusta concentrazione.

Che cos’è la mindfulness?

Jon Kabat-Zinn definisce la mindfulness “una forma di meditazione che focalizza l’attenzione sul momento presente coltivando un atteggiamento non giudicante.” Non a caso in inglese mindfulness significa “consapevolezza”, suggerendo l’idea di una condizione in cui si prende coscienza solo del momento presente. Questo meccanismo di presenza mentale permette di analizzare e riconoscere le proprie emozioni e i pensieri per ciò che sono senza identificarsi con essi, come se si guardasse la propria mente dall’esterno.

Come e dove nasce la mindfulness?

La meditazione ha origini antichissime e viene tramandata già negli insegnamenti buddisti e nelle pratiche dello yoga e dello zen. La mindfulness praticata oggi in Occidente, fa invece riferimento agli studi di Jon Kabat-Zinn, un medico del Massachusetts che ha reso la mindfulness una vera e propria disciplina psicoterapeutica.

Perché praticarla?

È stato dimostrato dal punto di vista scientifico che la pratica meditativa permette ai soggetti di essere meno reattivi emotivamente e di avere una maggiore flessibilità cognitiva. Durante la meditazione infatti, vengono attivate le regioni del cervello che hanno una maggiore capacità di risposta alle situazioni negative o stressanti, permettendo così un recupero dello stato emotivo di base in tempi più ridotti, dopo l’attivazione dello stimolo negativo.

Quanti e quali tipi di mindfulness esistono?

Il protocollo moderno MBRS (Mindfulness based stress reduction) è un programma di otto settimane in cui i partecipanti acquisiscono un metodo per gestire al meglio le situazioni stressanti. MBRS è l’evoluzione moderna del programma elaborato da Jon Kobat-Zinn ed è basato su un approccio più scientifico che filosofico. Da questo modello generale sono stati elaborati anche programmi specifici a seconda del problema da affrontare.

 Ecco alcuni esempi:

  • MBRP (Mindfulness Relapse Prevention) è un programma usato per prevenire la ricaduta nelle dipendenze. La pratica della meditazione ha in questo caso lo scopo di portare il paziente a una consapevolezza che gli permetta di riconoscere l’impulso, accettarlo e di fare una scelta tra l’impulso e l’azione, rinunciando a quest’ultima;
  • MBCT (Mindfulness Based Cognitive Therapy) per il trattamento della depressione e dell’infelicità cronica. Questa pratica comprende una serie di esercizi che aiutano il partecipante a diventare più consapevole del presente, accettandolo così com’è e entrando in contatto con i cambiamenti della mente e del corpo. Include anche alcune tecniche per insegnare al paziente come prendersi cura di sé stesso quando è minacciato dalla depressione. Questo programma si è rivelato efficace anche per il trattamento dei disturbi d’ansia;
  • MB-EAT (Mindfulness Based Eating Awareness Training) è un programma che integra MBRS e terapia cognitive comportamentale attraverso i principi del mindful eating. Questa pratica favorisce una maggiore consapevolezza quando si mangia e aiuta a distinguere sia gli inneschi emotivi dai segnali interni legati alla fame o alla sazietà, sia gli inneschi esterni come ad esempio un messaggio pubblicitario. Questo permette di fare delle scelte più consapevoli, sia ascoltando le proprie emozioni, sia godendo del piacere del cibo senza sfociare in eccessi o sensi di colpa. Le abilità del mindfulness permettono di acquisire una consapevolezza non giudicante dei propri stati emotivi, evitando reazioni impulsive e distruttive;
  • MBCP (Mindfulness Based Childbirth and Parenting) è un programma ideato per aiutare le donne in gravidanza e i loro partner a gestire l’ansia, lo stress e la paura del dolore del parto. Aiuta anche a sviluppare la cooperazione di coppia e la sensibilità genitoriale;

Dove praticare la mindfulness?

Esistono diversi centri specializzati per la pratica della mindfulness, soprattutto nel caso in cui si scelga di intraprendere un percorso specifico come quelli già citati in precedenza. Tuttavia è possibile praticare la mindfulness anche da soli, in un luogo tranquillo che ispiri sicurezza. Su Spotify sono inoltre disponibili diversi podcast di meditazione guidata, con esperti che propongono esercizi di rilassamento e meditazione basati sulla respirazione e non solo. Mindfulness in Voce, LiberaMente, Psicologia e Benessere di Guida Psicologi, Yoga con Denise, sono solo alcuni esempi dei podcast di benessere più apprezzati, presenti nella top ten di Spotify Italia.

Annachiara Bartocci

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