Anna Wintour: storia di un’icona

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Questa settimana nella rubrica di moda di Pass Magazine, si parlerà della carriera e dello stile di un’icona del settore: Anna Wintour.

Anna Wintour, nasce a Londra nel 1949, figlia del direttore del quotidiano locale: “Evening Standard”.

Si appassiona alla moda fin da subito, a 15 anni inizia a lavorare per Harrods e a studiare moda, ma ben presto decide di lasciare la scuola: «O conosci la moda o non la conosci» afferma la Wintour. Pochi anni dopo inizia a scrivere per la rivista “Oz”. Lavora anche per l’attuale “Harper’s Bazaar UK”, che a causa di alcune incomprensioni con la direttrice, lascia per trasferirsi a New York, con il suo fidanzato. 

A New York, gli inizi sono stati burrascosi per Anna, che dopo nemmeno nove mesi viene licenziata da “Harper’s Bazaar USA”. Inizia poi a lavorare a “Viva”, un magazine per donne. Il magazine chiude nel 1978, Anna quindi, decide di prendersi una pausa di due anni dal lavoro, dopo i quali comincia a lavorare per il “New York Magazine”, dove riesce a costruirsi un nome nel panorama newyorkese.

Anna Wintour nel 1975 mentre lavorava per Harper’s Bazaar USA

Nel 1983, arriva la svolta definitiva, viene assunta come direttrice creativa di “Vogue”. Si racconta che al colloquio con la direttrice della rivista dichiarò che voleva il suo posto. L’anno successivo le viene assegnato la direzione di “Vogue Uk”, qui fin da subito fa grandi cambiamenti, licenziando gran parte del personale.

Il suo intento non era quello di rivolgersi a un pubblico femminile frivolo e incentrato sullo shopping bensì interessato a affari e denaro.

Nel 1988, diventa finalmente direttrice di Vogue America, qui applica fin da subito la stessa strategia per quanto riguarda lo staff e va anche a modificare lo stile della rivista, usando per esempio modelle poco conosciute per concentrarsi sui vestiti.

Prima copertina di Vogue America sotto la direzione di Anna Wintour, 1988

Dal 1995, le viene affidata l’organizzazione del Met Gala, dove partecipano celebrità del momento invitate a vestirsi secondo un tema scelto proprio dalla Wintour. Nel 2013 viene nominata a capo del gruppo editoriale Condé Nast, che oltre a pubblicare Vogue, pubblica anche Vanity Fair, Gq e il New Yorker. Anna Wintour diventa così una delle persone più potenti nel mondo della moda, a livello globale.

Col passare degli anni, attorno alla sua figura si e creato un vero e proprio mito, grazie anche al romanzo, poi diventato film, “Il diavolo veste Prada”, a lei ispirato. Ma ciò che la rende un’icona della moda è il suo inconfondibile stile, rimasto inalterato negli anni.

Meryl Streep, in “Il diavolo veste Prada”, nei panni di Miranda Priestley, personaggio ispirato a Anna Wintour

Il primo elemento essenziale dello stile di Anna è il suo taglio di capelli, un bob (caschetto), che porta da quando aveva 14 anni. Altro elemento fondamentale sono i grandi occhiali da sole neri, che indossa sempre. Iconici sono anche i suoi vestiti colorati o con stampe. Infine per quanto riguarda le scarpe, il suo passepartout sono le classiche Manolo Blahnik color nude, che a volte sostituisce optando per degli stivali in inverno.

Outfit classico di Anna composto da: vestito floreale, occhiali neri, pochette nude abbinata alle scarpe Manolo Blahnik

Articolo a cura di Dumitru Ciutac

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