Università e contorni: Zazie

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La genuinità della cucina vegetariana sbarca a Veronetta

di Francesca Zanoni

Articolo comparso nella sezione “Backstage” del n°49 di Pass Magazine

In questo numero di Pass Magazine vogliamo portarvi alla scoperta del locale di Debora, 29 anni, che con la sua intraprendenza ed energia ha deciso di portare la sua cucina nel vivacissimo quartiere di Veronetta, in via Gaetano Trezza, dove la sua storia di studentessa ha avuto inizio.

Cos’è il network Zazie?

Zazie è propriamente un network, ovvero un brand, che si differenzia da un franchising. Nel franchising tutti i locali sono identici e propongono lo stesso prodotto. I negozi Zazie, invece, sono tutti diversi esteticamente perché vengono curati dal proprietario,dall’arredo fino alle ricette. In Italia esistono attualmente 15 negozi/laboratori Zazie.

Il brand è nato nel 2009 a Bologna come laboratorio di frutta e verdura, ha iniziato ad espandersi e sono stati aperti nuovi negozi. Noi di Zazie siamo una comunità, ci aiutiamo e ci sosteniamo tra di noi. A Roma, per esempio, lavora un ragazzo molto bravo a fare i cocktail che ci manda le sue ricette e i suoi suggerimenti.

Raccontaci un po’ di te e di come è nata l’idea di aprire questo locale.

Ho sempre portato avanti la mia passione per la cucina, nonostante nel frattempo studiassi lingue.

Ho aperto un blog di cucina su GialloZafferano e da lì sono arrivate nuove opportunità. Sono stata chiamata per diversi eventi e per tenere un corso di cucina vegana. Nel frattempo ero anche insegnante di lingue. Ho dovuto fare una scelta e ho deciso di lasciare tutto per seguire la mia passione, ho cambiato vita e mi sono trasferita nella città che mi aveva ospitato durante i miei studi.

Come ti sei avvicinata alla cucina vegetariana?

Sono cresciuta in mezzo agli animali, li ho sempre amati e ho sempre avuto questa sensibilità. Non ho mai mangiato di mia volontà della carne, non so che sapore abbia e probabilmente non mi manca per questo motivo. Nella mia cucina non voglio imitarne il gusto, cerco di utilizzare ciò che non è carne o pesce per farne apprezzare ed esaltarne il sapore.

Come descriveresti la tua cucina e la filosofia dietro ad essa?

Nella mia cucina mi piace la naturalezza dei sapori, non voglio coprirli e cerco di non usare troppi condimenti, sale o spezie. Il mio obiettivo è trasmettere il gusto autentico della frutta e della verdura. Fondamentale è inoltre la stagionalità e la territorialità del prodotto, non utilizzo frutta e verdura non di stagione.

Qual valori intendete sostenere con il vostro negozio a Verona?

Trasmettiamo semplicità, naturalezza e freschezza dei prodotti. Siamo due ragazze, cuciniamo e ci occupiamo di tutte le fasi di lavorazione del prodotto fino alla trasformazione in piatto. Ogni giorno abbiamo un menù nuovo, sperimentiamo e inventiamo sempre ricette diverse, secondo quanto ci suggerisce la nostra creatività.

Ho notato che tra le vostre proposte c’è anche il ramen.

Il ramen è un evento che proponiamo periodicamente in giornate stabilite. È un piatto molto difficile da preparare e lo realizziamo in versione vegetariana. È necessaria una settimana di preparazione perché è formato da quattro brodi diversi: uno vegetale, uno di alghe, uno di miso – un derivato della soia – e un brodo realizzato dal cuoco che lo prepara, il quale, mescolando sapori diversi, ottiene il suo brodo personale. Vi sono poi gli spaghetti e i topping che variano in ogni preparazione.

Fotografie di Francesco Novella @therealnovellaphotos

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