FuturoFemminista: EMMA-Bastava chiedere!

EMMA-Bastava chiedere!
EMMA-Bastava chiedere!
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Come combattere il patriarcato e la disparità di genere partendo dalle piccole azioni quotidiane. Questo è il messaggio che ci manda Emma, fumettista francese, tramite “Bastava chiedere! 10 storie di femminismo quotidiano”, edito Laterza.

“Bastava chiedere!” è una delle frasi che almeno una volta nella vita ogni donna si è sentita rivolgere. Sarà successo per andare a fare la spesa, per ritirare i capi in lavanderia o di ritorno da una giornata di lavoro intenso quando, arrivando a casa, ne iniziava una altrettanto impegnativa. Al nervosismo che questa situazione e questa frase provocano seguono: “Rilassati!” se si risponde in maniera aggressiva o peggio ancora “Ma hai le tue cose?”. Signore e signori ecco il classico esempio di episodio quotidiano in una società basata sul patriarcato.

Foto presa dalla testata Madame Figaro

Questi atteggiamenti socialmente intrinseci e considerati normali sono quelli che analizza EMMA in Bastava chiedere! 10 storie di femminismo quotidiano. Blogger e fumettista, ingegnera informatica e femminista, Emma ci presenta un graphic novel degno di nota che, grazie alla semplicità delle sue parole e all’incredibile dialogo tra queste e i disegni, riesce a mettere in luce situazioni considerate all’ordine del giorno e a sviscerare lo stereotipo maschilista in ognuna di esse, servendosi talvolta di dati scientifici e statistici.

Il fumetto è diviso in dieci capitoli che corrispondono a dieci storie: vita quotidiana, conoscenza di sé e della propria sessualità, maternità e lavoro; questi sono i temi principali. Ogni storia riesce a dimostrare quale sarebbe la soluzione ideale per tutelare le donne se solo si riuscisse a ragionare e a fare quella determinata azione giusta che nessuno è abituato a fare in quanto sin da piccoli e piccole siamo stati abituati e abituate ad un certo tipo di normalità, che dipendeva esclusivamente dal genere.

La prefazione è curata da Michela Murgia, la quale narra come, sin da bambina, abbia vissuto in una famiglia in cui la donna era il punto di riferimento e il centro di ogni cosa. Ma non si trattava di matriarcato come si voleva far credere, bensì di “matricentrismo”, ovvero “la responsabilità palese che esse [le donne] erano costrette ad assumere per reggere un sistema di potere che era e rimaneva profondamente patriarcale”.

Questo fumetto è fondamentale per comprendere quali sono gli atteggiamenti, ormai radicati nella società, che sono pieni di maschilismo e che abbiamo quotidianamente senza renderci conto in realtà della gravità delle nostre azioni. Emma ripercorre le tappe giornaliere della vita di una donna e marca tutti i momenti in cui prevalgono gli stereotipi di genere che portano a comportamenti poco consoni.

Basterebbero pochi gesti, azioni semplici, empatia e rispetto per capire che la parità è possibile, che sul luogo di lavoro una donna vale quanto un uomo, in casa l’uomo non è un aiutante ma è al pari della donna e come tale non deve aiutarla nelle faccende o nella cura di figli e della casa bensì deve prendersi la responsabilità di accudire la famiglia e il luogo esattamente come lo fa la donna.

Bastava chiedere! È un fumetto illuminate, diretto e anche incoraggiante; necessario per le donne, ma anche per gli uomini, per imparare dai nostri errori e capire che si può riuscire ad ottenere una parità di genere partendo anche dalle piccole azioni quotidiane.

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